Labello: è paraffina ma lo chiamano burrocacao

Da che ricordi, il Labello è stato il primo burrocacao ad essere messo in commercio in Italia: prima, sempre secondo le mie “memorie”, non esistevano simili prodotti per la cura delle labbra, almeno nei supermercati. Sì che in Italia siamo sempre gli ultimi a scoprire l’acqua calda, però ciò non toglie l’importanza che questo prodotto ha avuto e continua ad avere per molte persone. Da un po’ di anni al Labello si sono affiancati parecchi prodotti simili, tanto per citarne uno, quello della Glysolid (aggiornamento 2019: ormai di marchi e tipologie differenti ce ne sono a iosa).

Labello e l’effetto “secchezza” sulle labbra

Detto questo, non so quante di voi condividano la mia impressione sul Labello e simili: a volte lo metti sulle labbra solo per il gusto di metterlo (altre volte per necessità) e ti ritrovi, dopo diversi minuti, con le labbra più secche di prima… senti quasi il bisogno di rimetterlo di nuovo, e il tutto diventa un circolo vizioso. Quando non lo metti affatto sembra perfino andare meglio… Già, perché? Perché la sensazione di idratazione dura così poco per essere presto sostituita dalla secchezza assoluta?

Paraffina: l’ingrediente principale del Labello

Perché il Labello (e tanti altri prodotti simili) non è altro che paraffina… La paraffina non idrata; è un derivato del petrolio, una pellicola di plastica che se scherma per pochi minuti le labbra, sotto le secca incredibilmente e, tolta (o mangiata) la patina trasparente, ci ritroviamo con una situazione peggiore di quella iniziale: da qui la necessità di applicare altro prodotto (spesso peggiorando la situazione). Mi chiedo poi perché il Labello venga chiamato anche “burrocacao“, visto che questo ingrediente non l’ha visto passare nemmeno alla lontana (leggete l’INCI se non ci credete).

Concludendo

Questo è un prodotto CHE IO EVITO, e non solo perché non idrata granché (questo sarebbe il male minore), ma perché è un cosmetico che il più della volte mangiamo senza accorgercene (anche solo leccando o strofinando le labbra) e non mi esalta l’idea di ingerire un derivato del petrolio! Inoltre esistono prodotti eco-bio fatti di soli burri, cere e oli o, ancora, esiste l’alternativa del FAI DA TE, sicuramente più sana ed economica, di cui abbiamo parlato nell’articolo La ricetta del Burrocacao fatto in casa.

IMPORTANTE: per maggiore chiarezza e considerate alcune critiche al presente articolo, allego questo documento QUI, ovvero la DIRETTIVA EUROPEA 2009/117/CE DEL CONSIGLIOdel 25 giugno 2009 che modifica la direttiva 91/414/CEE con l’iscrizione dell’olio di paraffina n. CAS 8042-47-5 come sostanza attiva. Riporto anche uno stralcio della direttiva stessa:

[…]

(7) Tuttavia, alla luce delle informazioni di cui il Consiglio dispone, sembra che i motivi di preoccupazione siano legati alla mancanza di specificazioni e dovrebbero risol­versi una volta dimostrata la purezza della sostanza. In particolare, come affermato nel rapporto scientifico dell’EFSA, se si potesse dimostrare che gli oli di paraffina sono di elevata purezza (100 %), non dovrebbero essere sollevati motivi di preoccupazione di ordine tossicolo­gico. Per le paraffine, le specificazioni sono stabilite dalla Farmacopea europea. È prevedibile che, nelle condizioni di uso proposte, i prodotti fitosanitari contenenti olio di paraffina n. CAS 8042-47-5 soddisfino in linea di mas­sima le prescrizioni di cui all’articolo 5, paragrafo 1, lettere a) e b), della direttiva 91/414/CEE, in particolare se soddisfano tali specificazioni tecniche. È quindi oppor­tuno iscrivere l’olio di paraffina nell’allegato I, a condi­zione che i notificanti presentino dati di conferma che comprovino la conformità della sostanza a tali specifica­zioni.

Insomma: A ME sembra sempre il solito “compromesso” per andare incontro alle aziende produttrici. Si lascia sempre margine al dubbio, al “non dovrebbero esserci problemi di ordine tossicologico”, ecc. IO preferisco togliermi ogni dubbio e usare prodotti di origine vegetale. Ognuno poi faccia ciò che crede meglio.

Ecco alcune ottime alternative al Labello:




48 Responses

  • lo sapevo! fa l’effetto secchezza anche a me…dovete ascoltare voi stessi e non chi vi dice di metterlo,bevete acqua invece,che idrata meglio.Fuck le multinazionali!

    • Ma perché certe porcherie di burro cacao labbra il Ministero della salute non le toglie dalla circolazione e sarebbe anche opportuno farci sapere,per correttezza,quali possono esser sicuri x la nostra salute.Speriamo bene

  • Eh già!! io è da più di un anno che mi faccio da sola il burrocacao, che oltre ad essere molto più idratante e più salutare è anche decisamente più economico!!

  • Uso il labello quando le labbra sono rosse doloranti (in genere dopo una giornata all’aria fredda).

    Il labello (ed anche il Glysolid!) mi fanno smettere di divorarmi le labbra per inumidirle (peggiorando inevitabilmente il problema), e (devo dire quasi sempre) mi curano velocemente le labbra, che ritornano normali dopo 2 o 3 applicazioni!

    E la paraffina mi piace un casino, mia madre (come molti suoi coetanei) negli anni ’60 la usava come gomma da masticare! L’ho provata anche io: non è come una big babol, ma non mi è cresciuta una seconda testa.

    @Alessandra: un articolo “bello”, è quello in cui l’autore cita studi, e referenzia le sue affermazioni.

    • Ciao ClaudioC la paraffina non idrata, semmai scherma dagli agenti atmosferici. Pertanto per casi particolari può andare anche bene, ma di certo non alla lunga (specie chi ha davvero bisogno di idratazione). Prova un burrocacao fatto in casa e poi vedrai la differenza (a me dura tutto l’anno e avanza in quanto ne metto pochissimo, non come prima il labello!). Infine, mi fa sorridere che parli di “studi” da citare, ecc. e poi fai questa affermazione “ma non mi è cresciuta una seconda testa”; ogni persona dovrebbe sapere che gli effetti tossici di un prodotto non adatto al consumo umano si vedono nel tempo (anche anni e anni) con determinate malattie degenerative e non solo (se si raggiunge un alto grado di intossicazione), di certo non si notano all’improvviso. E ovviamente gli effetti tossici sono cumulativi. Comunque non vedo che studi si debbano citare: io la paraffina non me la voglio né mettere sulle labbra, né mangiare… poi come dico sempre, ognuno fa come vuole.

  • Scusa, ma quali sarebbero le tue conoscenze in materia di medicina? Quello che hai scritto è puro terrorismo gratuito! L’olio di paraffina per uso cosmetico e farmaceutico altro non è che olio di vaselina. È raffinato al 99% e quindi diverso da quello per uso industriale – vedi le candele- e la sua fabbricazione, in quanto prodotto per uso umano, è regolata da leggi severe. In dermatologia viene usato per le dermatiti atopiche perché è inerte e quindi ipoallergenico, e non occlude i pori, come invece fanno molti oli vegetali. Può essere ingerito, infatti è prescritto anche come lassativo. Smettetela di fare i tuttologi e informatevi prima di scrivere CENSURATO!
    Ah, a proposito, io sono medico veterinario e mio marito è medico, ho studiato anni e ho parecchia esperienza, quindi so bene quel che dico!

    • Chissà perché la gente contraria a certe informazioni non può esimersi dall’esprimersi in modo “volgare” e meno male che lei è medico. E’ logico che la paraffina industriale non è come quella ad uso cosmetico, ma la fonte è la stessa: sono derivati del petrolio, questo non può negarlo. O lo nega? Poi non mi interessano studi, leggi, ecc. mi limito ad osservare gli effetti (e non solo io: se cerca online è pieno di articoli simili!). Un burrocacao fatto davvero con burrocacao e i giusti oli, il tocoferolo, ecc. è una MANO SANTA! i prodotti con paraffina come labello e quant’altro (visto che ormai in commercio ci sono quasi solo questi prodotti, considerato che la paraffina liquida è meno costosa) non mi hanno risolto un TUBO! Stop: la polemica finisce qui, in quanto è una considerazione personale. Poi parlando di “vaselina” non è che aiuta molto la sua causa eh… (e tra l’altro lo sapevo che sono la stessa cosa).

      • Visto che siamo passati al lei, Le dico che il Suo articolo è pieno zeppo di inesattezze. Non le interessano gli studi? È un comportamento estremamente superficiale da parte Sua, che dovrebbe informare, e l’informazione va fatta su basi solide. Lei disinforma e terrorizza, e il risultato sono clienti e pazienti tuttologi che pensano di saperne più del medico perché su internet hanno letto l’articoletto di turno fatto senza basi scientifiche.
        Certo che la paraffina è un derivato del petrolio. E allora? È depurato di tutte le sostanze tossiche, e c’è scritto anche su wikipedia, da cui Lei ha copiato buona parte dell’articolo, omettendo però questa parte.
        Cosa ha poi contro l’olio di vaselina, e perché mai non dovrebbe “aiutare la mia causa”? Di quale causa parla, esattamente? L’olio di vaselina è un farmaco usato per gli usi più disparati. Lei si riferiva a qualcosa in particolare?
        Mi scuso per l’aggressività e la parolaccia del post precedente, ma trovare Facebook invaso da cavolate (si può dire?) di prima mattina mi ha fatto saltare i nervi.
        Ah, la informo che molti oli vegetali danno reazioni allergiche, cosa che la paraffina liquida non fa, ed essendo un prodotto sicuro e usato da 100 anni non c’è bisogno di testarlo, per esempio su cavie.
        Buona giornata!

        • Non è che non mi interessano gli studi in generale, semplicemente non è il mio lavoro dimostrare scientificamente cosa comporta usare la paraffina (o mangiarla nel caso del labello). Io non la uso, preferisco i prodotti esclusivamente vegetali in quanto mi trovo bene così. Per la questione “vaselina” era una battuta, non l’aveva capito? per le allergie, indubbiamente su un bambino non andrei mai ad usare un olio di neem ad esempio, ma sull’olio di mandorle, che è ottimo, nessuno può dire nulla (e non lo cambierei con la paraffina per nulla al mondo). Detto questo: il presente sito riporta esperienze con determinati prodotti, non fa terrorismo. Su questioni più serie sarà mia cura riportare le fonti bibliografiche ovviamente.

          Poi, visto che lei è informata, mi può spiegare questa frase sulla pagina di Wikipedia?

          “Nell’Unione Europea si applica al petrolato la frase di rischio R45 con la nota N poiché la sostanza può provocare il cancro.”

          ps per la sua felicità cercherò altre fonti e studi sull’argomento 🙂

          • Certo che ho capito che si trattava di una battuta, ma visto che Lei ha fatto tanto il puritano sull’unica parolaccia, peraltro non un insulto rivolto a lei ma riferendomi ai contenuti inesatti, la Sua battuta mi è sembrata quanto meno di dubbio gusto! Evidentemente non è riuscito a cogliere l’ironia della risposta. Per quanto riguarda il cancro, le rispondo subito: in questo caso si intendono ovviamente i composti non raffinati per uso industriale, non certo quelli cosmetici o terapeutici. Vedo che poi insiste sul fatto che il labello “si ingerisce”: prima di tutto sono quantità irrisorie, e seconda cosa, l’olio di vaselina è noto come lassativo di larghissimo uso, ed è accertato che ingerirlo non arreca danni. Essendo usato da 100 anni gli studi a lungo termine ci sono. Quello che mi rattrista è che voi, nuovi talebani del viver sano (è una battuta, non se la prenda) ammorbate l’umanità con le vostre crociate inutili e pretendete di avere in mano le chiavi della conoscenza. Se volete vivere senza cosmetici, farmaci, onde elettromagnetiche e quant’altro rintanatevi in una caverna e tornate all’età della pietra. Per concludere, la paraffina è un derivato del petrolio così come tutti i composti che contengano un gruppo aromatico… mi trovi lei qualche cosmetico o farmaco che non lo contiene!

          • Il punto è comunque questo: visto che le aziende hanno milioni di risorse pubblicitarie e non pubblicizzano mai (chissà perché) la paraffina ma sempre estratti naturali o quant’altro, facendo credere all’utenza che i loro prodotti sono del tutto naturali (se la paraffina è “cosa buona e giusta” perchè non la nominano? mi scusi se mi ripeto)… penso sia doveroso far sapere cosa contengono veramente tali prodotti (e secondo lei qualche sito potrà mai far crollare le loro vendite? ma dai!). A quel punto l’utenza sarà davvero in grado di decidere liberamente se usare la paraffina o un cosmetico eco-bio. Si tratta di libertà, semplicemente di libertà di fare quel che si vuole (libertà spesso negata dalle menzogne pubblicitarie). Lei faccia come crede, però non mi piace questo tono dittatoriale del tipo: “smettetela di parlare”. L’articolo è stato anche aggiornato, ma di certo non lo toglieremo perchè la urta. Se la urta può visitare altri siti meno “talebani”.

    • Cara serena solo una cosa , ma lo sai come avviene la raffinazione in chimica??
      Con solventi ….e quelli non sono proprio come una ventata d’aria fresca
      Degustibus

  • A QUANTO VEDO C’è UN SACCO DI GENTE A CUI PIACE SPENDERE I PROPRI SOLDI PER PRODOTTI DI SCARSA QUALITA’. CHE SIATE MEDICI, OPERATORI ECOLOGICI, INSEGNANTI O ALTRO E’ COMUNQUE INNEGABILE CHE LA PARAFFINA E LA VASELINA HA PER I PRODUTTORI UN COSTO BASSISSIMO CIRCA 4,5 EURO PER 100 KG DI PRODOTTO..PENSATE QUANTI PRODOTTI CI FANNO E QUANTO LI FANNO PAGARE A VOI..NON è MEGLIO IN QUALSIASI CASO UN PRODOTTO CHE SIA VEGETALE E PIU’ AFFINE ALLA NOSTRA PELLE?!? NON C’E’ BISOGNO DI INSULTARSI..SE VOGLIAMO PUO’ ESSERE ANCHE SOLO UN DISCORSO DI QUALITA’-PREZZO.. IO CERCO SEMPRE LA QUALITA’.. E POI CI SONO TANTI PRODOTTI ANALLERGICI ANCHE VEGETALI, COME L’OLIO DI GIRASOLE.. I PRODOTTI “CHIMICI” COME LA PARAFFINA NON STIMOLANO REAZIONI ALLERGICHE PERCHè NON PENETRANO, RIMANGONO IN SUPERFICIE CREANDO UN FILM CHE Sì PROTEGGE DAGLI AGENTI ATMOSFERICI MA RIDUCE LA RESPIRAZIONE CELLULARE..TUTTO QUI..ANCHE AVVOLGERSI NELLA PELLICOLA DA CUCINA NON FA MALE MA IO PREFERICO UNA BELLA MAGLIETTA DI COTONE..SONO SCELTE!

  • il punto non è essere talebani, ma essere informati su quello che si compra e non farsi ingannare dagli slogan e dal packaging: la paraffina NON è idratante mentre Labello si vende come tale

  • mamma mia… quante sciocchezze tutte in un articolo. Con internet ormai chiunque si sente di fare l’esperto…in realtà senza averne nè le competenze nè l’autorità. Prendetevi una laurea in medicina o farmacia, poi fate un po’ di esperienza dopodichè fate uno studio accurato e solo dopo aver in mano un’analisi dettagliata potrete cominciare a sparare sentenze… sto sito da chi è amministrato? mi piacerebbe avere in mano i curriculum di chi ha scritto questo articolo….mah!! e voi tutti creduloni mi raccomando prendete per oro colato qualsiasi consiglio di chicchesia trovate su internet mi raccomando!!!

    • Ma l’ha letta la direttiva europea sulla tossicità della paraffina (se non pura al 100%)? o è una sciocchezza pure questa? e pensa che convenga, economicamente, più la paraffina o un olio vegetale? Se è felice di pagare 2 euro o più per uno prodotto simile (che a me personalmente e non solo) secca solo le labbra, saranno affari suoi ma non vada in giro ad offendere le persone. Medici e farmacisti non sono esseri onniscienti, sono persone che hanno studiato un dato argomento (mai nella sua totalità) e a studiare libri e articoli sono bravi tutti, senza avere per questo una laurea (e poi che particolare esperienza devi avere per dire che la paraffina non idrata?! se non usarla, appunto… devi essere farmacista per dirlo?). Nell’articolo poi vengono riportati dati di fatto, ovvero che è stato sollevato un problema di tossicità sulla paraffina non pura (che ricordiamolo è un derivato del petrolio) e che è un prodotto che non idrata ma scherma.

  • Ma qui abbiamo diverse persone che stanno ai vertici della labello mi sa 🙂 . Ma perchè vi da così fastidio? Ha solo espresso la sua opinione. Siamo ancora in una democrazia no? Non è che ha detto :
    ” non usate labello e morirete”
    Se vi trovate bene libirissimi di usarlo fatti vostri.
    Io personalmente mi sono accorta che come dice l’autrice, dopo poco tempo che l’avevo applicato mi tornavo le labbra secche, ma pensavo fossse perchè semplicemente non fosse molto efficace.
    Proverò a farmi quello in casa.
    Non credo che la labello fallirà per questo. 🙂

  • Ciao Per Star Bene, ciao a tutti….sono nuova, e questo sito è davvero di grande aiuto, per chi, come me, ha un pò di confusione…..Forse non è il posto adatto, ma vorrei chiederti se posso avere un tuo contatto dove poterti scrivere, senza disturbarti. Grazie mille

  • Ciao a tutti !!ho scoperto la pagina tramite lorena “riflessologia plantare” e visto che sono anche io un quasi riflessologo mi manca poco a finir il terzo anno,mi date la ricettina x fare il burro anche a me?grazie ciaoooo

  • Sono capitato qui per caso, non ricordo arrivando da dove (credo facebook). Sinceramente sono più divertito dai commenti che da incuriosito dall’articolo…però a dire il vero una curiosità ce l’ho (prendetela con le pinze perché parlo da profano…): ma la plastica non è pure un derivato dei petroli?
    La si usa per le bottiglie dell’acqua e come contenitore di alimenti, da molti anni ormai… e non mi sembra che nessuno abbia mai detto nulla (io sono un sostenitore delle bottiglie di vetro tra l’altro, ma per altri – ben noti – motivi). E’ vero anche che non mi metto a mangiare le bottiglie di plastica quando ho finito di bere….eh già 🙂

  • Buongiorno, ho appena completato la lettura del dibattito sorto in merito al Labello. La cosa che mi è saltata subito agli occhi è l’ennesima situazione che si ripete anche nella mia esperienza, ovvero il bisogno di affermazione personale e di potere che molte persone mettono in campo strumentalizzando in maniera narcisistica i loro studi. Quanta poca umiltà da parte di chi ha una laurea in medicina o in farmacia! Non voglio generalizzare o banalizzare la questione, anche io ho studiato, ma non significa per questo che mi sento depredata se qualcuno mette in campo nuove informazioni e con generosità le mette a disposizione di una comunità, spesso abbindolata solo dagli spot pubblicitari.
    Perchè vi dà così fastidio e sentite il bisogno di aggredire chi scrive mettendo in campo un titolo di studio? Vi fa paura rimettere in discussione tutto quanto avete appreso con fatica? Questo non lo metto in dubbio, ma purtroppo la conoscenza è dinamica, il mondo cambia, internet aiuta a valutare tante abitudini e prodotti in modo diverso e ciascuno potrebbe dare con maggiore umiltà il proprio contributo, senza sentirsi di avere la verità assoluta in mano.

  • ciao, interessante il dibattito: io ho una profonda ammirazione per le persone che hanno studiato e possono fregiarsi del titolo di ‘dottore in’… probabilmente se non mi fossi persa ai tempi dell università, sarei ‘dottoressa in’ anch’io… e allora forse sarei piu ascoltata dalle persone cui cerco di dire quanto è importante scegliere le cose naturali ogni volta che possiamo.
    come succede in tutte le categorie di professioni, ho incontrato medici meravigliosi, scrupolosi, aperti, con cui ci si puo confrontare, e che continuano a studiare per cercare di sapere di piu, anche se questo vuol dire scoprire delle cose diverse da quelle cui sono abituati, perché cercano davvero le soluzioni migliori per chi si affida a loro… e poi ho conosciuto anche medici attaccati ai soldi, venali, superficiali, che se chiedi loro la ricevuta fiscale aumentano il prezzo, che scrivono determinati medicinali magari per avere i regali dagli informatori… li abbiamo incontrati tutti dei medici così… ma, lo ripeto, questo succede in tutte le categorie. “CI SONO PERSONE CHE SANNO TUTTO E PURTROPPO QUESTO E’ TUTTO QUELLO CHE SANNO” ha detto oscar wilde.
    io non sono un medico, non sono biologa, ne chimica, ne naturopata… sono ‘solo’ una mamma che fino a qualche anno fa, faceva tutto ciò che diceva il medico ‘depositario della scienza medica’ come se fosse oro colato, proprio perché mi credevo ‘ignorante’ e questo ha portato ad una serie di errori per la salute della mia famiglia… da un po di tempo invece ho capito che è mio il compito di SOVRAINTENDERE alla salute della mia famiglia, confrontandomi con dei medici di fiducia certo, ma prima di tutto informandomi e facendo delle scelte consapevoli non passive!
    secondo me non fa terrorismo una persona comune che si mette a leggere gli ingredienti di un cosmetico, si informa su di essi e scrive sul suo sito che lei non lo userebbe: è semplicemente libertà!
    fa piu terrorismo invece il medico che, consapevole del suo potere, per esempio fa sentire in colpa un genitore che ha dei dubbi sul fare i vaccini al proprio figlio, senza dirgli quanto questi facciano male e i gravi danni che possono provocare (e per favore non mi venite a dire sulla loro utilità, fatevi un giro su internet e troverete milioni di articoli scritti da medici onesti sui danni da vaccini che superano enormente i vantaggi ‘ipotetici’!).
    per concludere io da ‘ignorante’ ho fatto una riflessione e in base a questa sto cercando di cambiare quotidianamente le mie azioni e le mie scelte: mi sono resa conto che (basta guardarsi intorno!) siamo bombardati da tutte le parti da sostanze tossiche/chimiche/inquinanti, allora scegliendo ogni volta che è possibile il ‘naturale’ ( per esempio mangiando cibi biologici, usando cosmetici naturali, detersivi ecologici o autoprodotti, usando il cellulare con l auricolare e magari disabilitare l antenna del wifi e riattaccare il vecchio caro cavetto al pc, ecc ecc…) con piccole attenzioni quotidiane si riesce a diminuire le sostanze dannose del 5% e poi del 10% e poi del 20%… tutto ciò si traduce in una corrispondente diminuzione dell impatto di sostanze dannose sulla nostra salute…e magari faremo anche bene all ambiente, che è quello in cui crescono e vivranno i nostri figli. a noi il compito di preservarlo per il loro futuro.
    spero che anche i laureati siano d’accordo.
    saluti e scusate ‘il papiello’!

    • Ciao Marianna! sono d’accordo in pieno non te e mi spiace infinitamente per quel che ti è successo: se vuoi parlarne (nel commento o in un articolo apposito) sei la benvenuta. E lo dico non per farmi gli affari tuoi ma perché la gente ignora gli effetti avversi dei vaccini finché non ci sbatte contro. Leggere le storie di genitori invece può essere un buon modo per evitare che determinate cose accadano. Fammi sapere.

  • COME AL SOLITO QUESTI LAUREATI IN MEDICINA O CHIMICA ..O QUALUNQUE LAUREA…SI SENTONO “ONNIPOTENTI”…LANCIANO SENTENZE A ZERO E POI QUANDO ANCHE ALTRE PERSONE PARTECIPANO ALLA “DISCUSSIONE”…SCRIVENDO COMMENTI SU COMMENTI ..ALLORA IMPROVVISAMENTE SPARISCONO…FORSE PERCHE NON SANNO PIU COSA DIRE O COME RISPONDERE?..CHISSA…STA DI FATTO CHE è SEMPRE COSI..PER QUALSIASI COSA..BAH..MA IO DIREI A QUESTE PERSONE…:”SE SIETE DEI COIONAZZI..POTETE PRENDERE TUTTE LE LAUREE CHE VOLETE,STUDIARE QUANTO VOLETE,CONOSCERE,APPRENDERE QUANTO PIU VI AGGRADA,MA TANTO NON CRESCERETE MAI MENTALMENTE…SOPRA LEGGEVO QUALCUNO CHE AVEVA SCRITTO RIGUARDO LE PERSONE CHE PENSANO ALLA “CARRIERA ..E ALTRE CHE LAVORANO ONESTAMENTE ..CHE SONO UMILI,CHE CERCANO SEMPRE LA VIA DEL DIALOGO ..CREDO CHE QUEI PSEUDO DOTTORI CHE HANNO SCRITTO SOPRA. SE VERAMENTE HANNO DA DIRE QUALCOSA RIGUARDO QUETSO ARGOMENTO DOVREBBERO SPIEGARE TUTTO PRECISAMENTE COSI DA FAR CAPIRE ALLA GENTE POVERA IGNORANTE COME NOI…ATNTO ORMAI CON INTERNET SI PUO CERCARE OGNI VOCABOLO STRAMBO E TUTTO CIO HE UNO VUOLE SAPERE…”

  • HO LETTO ATTENTAMENTE BOTTA E RISPOSTA. PREMETTO: NON SONO UN MEDICO.
    USO UN “BURRO CACAO” ULTRAPROTETTIVO, COSI DICONO E MI ACCORGO CHE PIù LO METTO E PIù DEVO RIPASSARLO SULLE LABBRA, PERCHE’ PASSATO L’EFFETTO LENITIVO INIZIALE, LE LABBRA TORNANO + SECCHE DI PRIMA.
    ALLORA COSA DEVO PENSARE? SEMPLICE: CHI PRODUCE CERTI PRODOTTI FA IN MODO CHE IL LORO UTILIZZO SIA PRESSOCHE CONTINUATIVO, GENERANDO UNA SORTA DI DIPENDENZA.
    PIù NE USI, PRIMA LO FINISCI, PRIMA NE COPMRI UN ALTRO. FINE.
    NON BISOGNA ESSERE DEI MEDICI, BASTA TESTARE SULLA PROPRIA PELLE, ANZI SULLE PROPRIE LABBRA: I “BURRO CACAO” CON PETROLATUM, PARAFFINA ECC IL BURRO DI CACAO NON L’HANNO VISTO NEANCHE DI STRISCIO!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

  • Complimenti per la tua saggezza Marianna e anche agli amministratori di questo sito “Per star bene” per le informazioni trasparenti e sane, che sono d’ aiuto alla nostra salute fisica e spirituale.

  • hahaha..che ridere! Bene, petrolio o non petrolio, paraffina o non paraffina…
    io, dalla mia, di ste cose, ne capisco poco o nulla.
    l’unica certezza che ho, è che ho un caxxxxo di labello in ogni borsa, in quasi ogni camera (bagno, camera, cucina, ufficio). lo uso da quando sono alle medie, ed onestamente sono parecchio stanca di sentire lo stato di “frenesia” se so che non ce l’ho con me e devono passare almeno altre 4 ore prima di poterlo usare. da quando ho iniziato, non a farlo in casa, ma soltanto ad aquistare altre marche, la situazione si è di certo alleggerita.
    come riportano i commenti sopra, e mi scuso se sono ripetitiva, non servono dottori.
    io dico, che più m’informo, più la mia idea è quella di avvicinarmi al mondo naturale il più possibile, ripartendo da un umile burrocacao. arrivando perchè no, al sapone, ai detersivi, ai cosmetici.
    chissà..intanto inizio.
    quindi grazie di tutto per i consigli!! in bocca al lupo a tutti!!

  • Anche io purtroppo sono da molti anni una Labello-dipendente e questo continuo bisogno di usarlo mi ha fatto venire dei dubbi. Da questo la scelta di informarmi un po’ meglio sui prodotti che uso in modo da orientare in maniera più intelligente le mie scelte commerciali. Mi piacerebbe avere sotto mano una lista dei prodotti più comuni che contengono sostanze particolarmente nocive e/o testati sugli animali così posso evitarli. Qualche suggerimento?

  • Questo articolo mi e` stato utilissimo e ti ringrazio perche` per fortuna ci sono persone come te che pubblicano articoli veramente utili per la salute che mettono in discussione quei prodotti commerciali che tutti comprano senza conoscerne gli effetti negativi!

  • Io uso il labello da almeno 20 anni e mi trovo in totale disaccordo con quello che dici. ho provato tanti altri prodotti simili e funzionano malissimo. il labello lo metto sempre in condizioni estreme e nel giro di una notte mi fa passare tutta la secchezza alle labbra e non ho piú bisogno di rimettere né labello né tantomeno altri prodotti per giorni e giorni..

    questi gli ingredienti del labello (dal sito): Olio di Jojoba, Burro di Karité naturale. Niente paraffina. informarsi prima di scrivere cavolate

    • Olio di jojoba e burro di karitè????? Intanto una cosa del genere nemmeno si terrebbe in piedi, secondo: basta prendere una confezione al supermercato e leggere dietro: provaci prima di accusare. Quelli che citi forse al massimo sono ingredienti funzionali aggiuntivi di una versione di labello.

  • Non capisco se sono io strana…tutti parlano di questi prodotti venduti come idratanti e non lo sono (mi soffermo su questo punto intanto). Parlando del labello, visto che siamo in tema, non mi ha mai seccato le labbra…anzi quando lo uso con costanza (visto che a volte lo dimentico nella borsa e per pigrizia non mi va di cercarlo) ho le labbra idratate e morbide (una volta addirittura il mio ragazzo mi chiese che avevo fatto per averle così). Idem per un altro olio che ormai lo si legge sempre al centro delle critiche…le mie gambe non erano secche….stavo perdendo la pelle praticamente, eppure quell’olio mi ha idratato e non l’ho messo nemmeno spesso (2 volte il primo giorno poi una volta per un paio di giorni poi per pigrizia ho smesso…sono pigra se non avete capito) e oggi guardo le gambe e sembra che sia avvenuto un miracolo rispetto a come erano.
    Sono l’unica ad avere effetti benefici?

    Per quanto riguarda il resto io sono la prima che dice “ognuno faccia quel che vuole” però anche io sono convinta che da un po’ di tempo a questa parte su internet ci sia gente che promuova nuovi stili di vita con la tecnica del terrorismo…se leggessi solo articoli sul bene che si ha avuto usando prodotti di un certo tipo o con una certa alimentazione non avrei nulla da dire…ma al contrario leggo sempre più spesso articoli che parlano male dell’opposto e si focalizzano solo su quello facendo una campagna di sponsorizzazione “opposta”.
    La cosa grave però è che la gente (la maggior parte) prende per oro colato tutto quello che legge, senza approfondire, senza cercare fonti o quant’altro quindi questo terrore psicologico che molti fanno è, a mio parere, sbagliato! Io stessa potrei diffondere le bufale peggiori e tutti ci crederebbero perché purtroppo è così che funziona.
    E infatti ad un certo punto è pure inutile dimostrare il contrario perché comunque le persone sono tanto assuefatte che danno per buona a prima.
    Mi fa inoltre ridere che riportate sempre le cose senza contestualizzazione…per fare un esempio la frase ” l’Unione Europea ha applicato la frase di rischio R45 con la nota N specifica delle sostanze che possono provocare il cancro” su wikipedia è proprio sotto il paragrafo “paraffina uso industriale” e poi inizia il paragrafo cosmetico-farmaceutico…forse quella frase si riferisce all’uso industriale?! Dico almeno leggere bene è tanto difficile?
    Massì noi continuiamo con il terrore psicologico per instaurare il nostro pensiero (giusto o sbagliato che sia) nelle altre persone che sono come tante pecorelle.

    Ah sia chiaro, non sono un medico, ne laureata, ne vendo labelli, sono solo una ragazza che a leggere sempre bufale o terrorismi psicologici si sta anche stancando un po’.

    • E continua a usare il labello, petrolati e paraffina, derivati dal petrolio! Però chi non se ne rende nemmeno conto e preferirebbe sapere cos’è la paraffina e mettersi sulle labbra del vero burro di cacao invece che del petrolio, abbia almeno la libertà di farlo.

  • Porca miseria… Io uso il labello da quando ero adolescente e ora ho trent’anni. Mi sono sempre chiesto come mai ho le labbra tanto delicate, mi si seccano in continuazione e passo il labello quasi ogni ora. Ormai è una dipendenza, se non lo faccio mi tirano le labbra e si spaccano.
    Se quello che dice questo articolo è vero si spiegherebbe la mia stressante condizione di dipendenza.
    Quando finiranno le feste corro in farmacia e provo a comprare un burro cacao sano e vediamo se la mia dipendenza diminuisce. Se la mia condizione migliorerà farà una statua votiva a chi ha scritto questo articolo!

  • Ciao a tutti, sono un medico….non una tuttologa!! E mi schiero dalla parte di chi si informa. Anche io mi sono imbattuta e mi imbatto continuamente in “colleghi” che fanno il bene delle case farmaceutiche o per convenienza o, forse peggio, per ignoranza. Ho letto questo articolo perché anche io ho abbandonato il labello da anni, proprio per la dipendenza che mi creava. Purtroppo le multinazionali, i soldi, sono molto più importanti della salute delle persone. E chi è a capo di queste organizzazioni ci vorrebbe tutti ignoranti. Per questo laureati o no dobbiamo continuare ad informarci per poter decidere in prima persona come vivere.

  • Io lo uso in montagna, non sapevo di questo effetto “seccante” (scusate oggi io e l’italiano litighiamo in continuazione) e da quel che leggo evidentemente faccio bene, se è una pellicola che isola è perfetto, per un clima rigido (per montagna intendo vette innevate e non la scampagnata della domenica sia chiaro =) ) visto comunque gli effetti poco positivi, per la città mi munirò di burro cacao fatto in casa da una mia amica.

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